Martinica, la lingua del cuore: il creolo
In Martinica la lingua ufficiale è il francese, ma la lingua parlata da tutti e la lingua della spontaneità e delle emozioni è il creolo.
Eredità di un’epoca, dove nelle piantagioni, caribe, europei e africani, per comunicare e comprendersi utilizzavano un francese semplificato.
Il termine “creolo” possiede due etimologie: la prima è portoghese (crioulo), l’altra spagnola (criollo).
Inizialmente questa parola si riferiva a una persona europea nata e cresciuta in una colonia;
in seguito ha cominciato a designare le persone di colore e di etnia mista;
solo infine ha cominciato ad essere riferita alla lingua, ma con essa anche ai prodotti di questi territori, e più ampiamente alla cultura delle colonie in cui è nato.

La storia della lingua creola
La lingua creola trae le sue origini dal periodo della colonizzazione e della schiavitù.
Considerata per lungo tempo soltanto un dialetto o lingua degli schiavi; oggi è stata completamente rivalutata ed ha riconquistato un posto di prestigio nella cultura e nella tradizione antillana.
Un ruolo determinante in questa riconquista è sicuramente da attribuirsi a personalità quali Aimé Césaire e Patrick Chamoiseau, grandi nomi della letteratura antillana.
Il creolo non esiste soltanto in Martinica, bensì si è sviluppato in diverse varianti; se ne contano almeno 127 nel mondo (ne sono esempi il creolo delle Seychelles, di Mauritius, di Réunion, etc..).
A seconda di dove si è sviluppato ha radici diverse, essendo nato in epoca coloniale, ad esempio ci sono lingue creole dalle radici francesi, spagnoli o inglesi.
In Martinica si parla il creolo martinicano detto “antillano”, un creolo a base lessicale francese, lo stesso che ritroviamo con qualche leggera variazione, in Guadalupa, Haïti e Guyane.
Martinica, divisa tra lingua ufficiale e lingua del cuore
La lingua ufficiale è quindi il francese in Martinica. Ma in realtà è ben possibile parlare di bilinguismo tanto è forte la presenza del creolo nella vita martinicana di tutti i giorni.
Come vi ho già raccontato nel mio articolo precedente Itinerario di 7 giorni in Martinica, durante il nostro ultimo viaggio, ci ha fatto da guida mio prozio Max.
Vi garantisco che ogni qual volta che lui si incontrava con gente del posto o che capitava di essere invitati a casa di amici, la lingua parlata era sempre il creolo.
Parlavano francese classico con noi in modo da non escluderci, ma la lingua diciamo “ufficiale” in famiglia e tra amici è proprio il creolo!
Come suoni è molto simile al francese, e se parlate un po’ di francese, prenderete fin da subito confidenza anche con il creolo.
Io personalmente la adoro come lingua, è molto effervescente, calorosa ed affettuosa proprio come lo sono i martinicani!
Vedrete che se mostrerete un minimo sforzo sfoggiando qualche espressione creola, farete un’ottima figura; e sarete accolti con ancor più grande entusiasmo dalla gente del posto.
Il creolo antillano della Martinica (Kréyòl in creolo), ha una base linguistica francese, alla quale si aggiungono però espressioni di origine: europea, caribe, sirio-libanese, indiane, cinesi e africane (più precisamente dell’Africa occidentale); un bel “vortice” come diceva il celebre scrittore e poeta antillano Edouard Glissant.
La fonetica creola è molto semplice, è una lingua che si scrive come la si pronuncia.
Creolo martinicano: espressioni utili in viaggio
Ora vi lascio qui di seguito con qualche espressione utile in viaggio in creolo martinicano:





Se invece, desiderate approfondire l’argomento, vi consiglio la guida alla conversazione in creolo martinicano edizione Assimil “Créole martiniquais”;
è disponibile anche in versione kindle, molto completa e ben fatta, unica nota è in francese.
La trovate sia su Amazon che sul sito dell’editore https://www.assimil.it/-88-creole-martiniquais-epub-2.
In conclusione ora non vi resta che buttarvi, come del resto vale per tutte le altre lingue.
Spero che questo articolo vi sia utile per un primo approccio con la lingua creola!
Ovwa!