Turismo responsabile alla scoperta delle tartarughe in Martinica
World Turtle Day: Viaggi e Turismo Responsabile alla Scoperta delle Tartarughe in Martinica
Ogni 23 maggio si celebra il World Turtle Day, un’occasione preziosa per riflettere sull’importanza della tutela delle tartarughe marine e per promuovere un turismo responsabile. Se ami i viaggi e la natura incontaminata, la Martinica è una destinazione perfetta per unire relax, scoperta e impegno ecologico. Ma è fondamentale conoscere le regole per proteggere queste creature straordinarie.
Martinica: un paradiso per le tartarughe marine
La Martinica, isola delle Antille francesi nel cuore dei Caraibi, è uno dei luoghi ideali per osservare da vicino le tartarughe marine. In particolare, tra i mesi di aprile e ottobre, le spiagge della costa sud e sud-orientale dell’isola diventano luoghi di nidificazione per varie specie, tra cui la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea), la tartaruga verde (Chelonia mydas), la tartaruga caretta (Caretta caretta), la tartaruga embricata (Eretmochelys imbricata) e la tartaruga olivacea (Lepidochelys olivacea).
Zone come Anse Dufour, Grande Anse d’Arlet, e Anse Noire sono tra le più frequentate da questi animali marini. Osservarle nel loro habitat naturale è un’esperienza indimenticabile, ma solo se vissuta nel pieno rispetto delle regole.
Turismo responsabile: le regole per avvistare le tartarughe senza danneggiarle
Per proteggere le tartarughe marine, è essenziale seguire alcune semplici ma fondamentali regole durante le attività di snorkeling o nuoto:
- Mantieni la distanza: resta sempre in superficie e ad almeno 5 metri di distanza.
- Muoviti con calma: nuota senza fare movimenti bruschi.
- Non inseguirle: se si allontanano, lascia che vadano per la loro strada.
- Resta immobile: se si avvicinano per respirare, osserva in silenzio e senza muoverti.
- Non toccarle mai: il contatto umano può trasmettere la fibropapillomatosi, una malattia virale letale per le tartarughe.
Ricorda: il disturbo intenzionale delle tartarughe è punito dalla legge con sanzioni fino a 150.000 euro e 3 anni di carcere.
Per maggiori informazioni, visita: www.tortuesmarinesmartinique.org
Chi protegge le tartarughe in Martinica? Il ruolo fondamentale del Réseau Tortues Marines
Il Réseau Tortues Marines de Martinique (RTMM) è una rete che riunisce tutti gli attori locali impegnati nella tutela delle tartarughe marine e dei loro habitat sull’isola. Questo network comprende associazioni ambientaliste, volontari, ricercatori, enti pubblici e professionisti del turismo che collaborano per monitorare, proteggere e sensibilizzare la popolazione sull’importanza di queste specie.
Le sue principali attività includono:
- Studio scientifico delle tartarughe marine;
- Sensibilizzazione e informazione del pubblico;
- Soccorsi e cure per esemplari feriti o in difficoltà;
- Tutela degli habitat marini e costieri.
Il RTMM è coordinato e finanziato dalla DEAL Martinique (Direction de l’Équipement, de l’Aménagement et du Logement) con il supporto dell’Agence Française pour la Biodiversité (AFB). Dal 2017, la rete è animata dall’ONF (Office National des Forêts), che si occupa di coordinare le azioni previste dal Piano Nazionale d’Azione per la protezione delle tartarughe marine.
Quali sono le minacce principali alla sopravvivenza delle tartarughe in Martinica?
- Il bracconaggio: nonostante sia vietato, avviene ancora in forma clandestina sia in mare che a terra, colpendo soprattutto le uova e gli esemplari adulti.
- La cattura accidentale durante le attività di pesca. Le tartarughe finiscono spesso impigliate in reti o trappole – come i tramagli o i casier a lambis – e, non riuscendo a tornare in superficie per respirare, muoiono affogate. Anche i fili di nylon e le plastiche abbandonate in mare vengono ingerite dalle tartarughe, causando blocchi intestinali spesso letali.
- La degradazione delle spiagge, essenziale habitat di nidificazione, è un altro problema crescente. L’urbanizzazione delle coste, l’inquinamento luminoso e la distruzione della vegetazione costiera rendono questi ambienti inospitali o addirittura pericolosi per le femmine che depongono le uova e per i piccoli appena nati. La luce artificiale, ad esempio, può disorientare le tartarughe neonate, portandole verso la strada anziché verso il mare.
- A tutto questo si aggiungono i rischi di collisione con imbarcazioni e moto d’acqua, spesso causate dall’alta velocità nei pressi della costa. Ogni anno si registrano numerosi casi di tartarughe ferite o uccise in questo modo, soprattutto nei tratti più frequentati dai turisti.
- La combinazione di tutte queste pressioni – detta “effetto cocktail” – ha un impatto devastante su ogni fase della vita delle tartarughe marine. Il cambiamento climatico contribuisce ad aggravare la situazione, alterando la temperatura della sabbia (che influenza il sesso dei piccoli), modificando le correnti marine e causando la scomparsa degli habitat di alimentazione come gli herbier marini e i reef corallini, fondamentali per la sopravvivenza di molte specie.
Viaggiare in modo responsabile: una scelta che fa la differenza
Fare turismo responsabile significa non solo rispettare la fauna e l’ambiente, ma anche sostenere le comunità locali e scegliere esperienze che abbiano un impatto positivo. Quando pianifichi un viaggio in Martinica o in qualsiasi altra destinazione naturale, informati sulle buone pratiche, scegli operatori ecoturistici e diffondi il rispetto per l’ambiente anche tra gli altri viaggiatori.
Conclusione
In questo World Turtle Day, prenditi un momento per riflettere su quanto sia prezioso il contatto con la natura. Ogni nostro gesto può fare la differenza. Viaggia, scopri, emozionati, ma sempre con rispetto. Le tartarughe marine della Martinica – e il nostro pianeta – ti ringrazieranno.