Cosa vedere in Martinica: itinerario on the road di 7 giorni alla scoperta dell’isola
Cosa vedere in Martinica? Ecco qui un fantastico itinerario on the road di 7 giorni alla scoperta della Martinica, l’isola fiore dei Caraibi!
Se amate le vacanze fai da te, amate macinare km in auto e muovervi liberamente secondo i vostri ritmi, questo itinerario on the road della Martinica fa al caso vostro!

È quello che abbiamo seguito io e Vito durante il nostro primo viaggio alla scoperta dell’isola, accompagnati da un mio prozio che ci ha fatto da Cicerone e guidati alla scoperta dei segreti della Martinica.
Unica necessità per realizzarlo, noleggiare un’auto, e poi sarete pronti per partire!
Qualche nota riguardo al noleggio dell’auto: vi sarà sufficiente la patente italiana, e la guida è tenendo la destra come da noi in Italia, la cartellonistica è molto chiara e le strade in buono stato, quindi potete partire all’avventura tranquillamente.

Sono diversi i siti sui quali potete prenotare il noleggio della vostra auto, ad esempio per citarvene uno Rentalcars.com, che vi da la possibilità di noleggiare l’auto direttamente dall’aeroporto di Fort de France, quindi comodissimo.
Ricordate sempre di portare con voi la vostra carta di credito intestata al guidatore, perché sarà necessaria per il blocco del deposito cauzionale in fase di ritiro della vettura.
Bene, ora che abbiamo ritirato la nostra auto siamo pronti a partire!
Cosa vedere in Martinica?
Itinerario on the road di 7 giorni
Calcolate che il nostro itinerario è stato impostato con base di partenza da Saint-Luce, dove abbiamo soggiornato per tutta la vacanza, voi potete ovviamente studiarvelo in maniera diversa e personalizzarlo rendendolo itinerante!
1° GIORNO
Cosa vedere a nord della Martinica:
Sainte-Marie e Grand’Rivière
1° tappa: Sainte-Marie – Distilleria Saint-James
Noi abbiamo cominciato la giornata con una visita alla distilleria Saint-James a Sainte-Marie. Immancabile la degustazione finale del loro rhum, mi raccomando, il guidatore si trattenga dalla tentazione!
A parte gli scherzi, il rhum è parte integrante della storia e della tradizione dell’isola, è per questo motivo che vedrete inserite diverse distillerie in questo itinerario alla scoperta dell’isola.

Qui vi lascio il link al loro sito per verificare sempre i dettagli aggiornati riguardo le visite: https://rhum-saintjames.com/
2° tappa: “Le Tombolo” di Sainte-Marie
Dopo la visita alla distilleria una fermata è d’obbligo al “Tombolo”, si tratta dell’isolotto di Sainte-Marie, che con la bassa marea è raggiungibile a piedi essendo collegato da una striscia di sabbia alla costa!
Questa striscia di terra si crea soltanto 4 mesi all’anno, solitamente da fine dicembre ad aprile, grazie all’effetto combinato delle correnti marine, delle maree e dei venti.

Una nota, nella zona del “Tombolo” è vietato fare il bagno perché il mare è spesso mosso e soggetto a correnti, ciò lo rende pericoloso.
Per raggiungerlo vi basterà impostare sul navigatore: Sainte-Marie e seguire le indicazioni.
Se desiderate attraversare le acque come Mosè, prima sarà il caso di informarvi presso l’ufficio del Turismo della Martinica, in modo da chiedere se il percorso risulta essere praticabile, aperto al pubblico, e se le maree lo permettono.
Vi lascio qui il link al sito dell’ Ufficio del Turismo.
3° tappa: Grand’Rivière
Ci mettiamo nuovamente in viaggio, sta volta imboccando la strada direzione estremo Nord dell’isola: Grand’Rivière.
Calcolate che da Sainte-Marie a Grand’Rivière è circa un’ora di strada.
Si attraversa la foresta tropicale e sembra sempre più di addentrarsi nella natura selvaggia;

una volta giunti al Ponte di Grand’Rivière sul fiume Potiche, anche conosciuto come “il ponte della fine del mondo” siete quasi arrivati.
Il ponte è il più lungo e alto della Martinica, misura 67 m di lunghezza per 57 m di altezza.
Di lì a breve si raggiunge il villaggio di pescatori di Grand’Rivière; noterete che qui i paesaggi sono totalmente differenti dal resto dell’isola, la foresta tropicale si incontra con l’oceano Atlantico e la vista è davvero spettacolare.
Noi ne abbiamo approfittato per fare un bel pic-nic, abbiamo visitato il paesino ed abbiamo potuto ammirare dei pellicani immersi nella loro attività di pesca.

Il paese è molto piccolo e caratteristico, qui potete ammirare: il porto ed il mercato del pesce, la vista sull’isola della Dominica, la statua della Vergine dei Pescatori in alto al borgo e la chiesa del 17esimo secolo.
4° tappa: Macouba – Distilleria JM
Questa tappa ve l’ho inserita perché molto comoda, ma da valutare se vi rimarrà il tempo, noi ad esempio non siamo riusciti a visitarla in giornata.
Sulla strada del rientro a solo 25 minuti da Grand Rivière a Macouba si trova un’altra distilleria la “JM”; Il loro link al sito è questo: https://www.rhum-jm.com/fr/
Fine di questa prima giornata, direi bella intensa, ora di andare a riposare e recuperare le energie per la prossima!
2° GIORNO
Relax a Les Anses d’Arlet
Direi che dopo la prima giornata bella carica, un po’ di meritato relax ci vuole, quindi ecco una giornata dedicata alle spiagge!
Partiamo in direzione les Anses d’Arlet, pittoresco villaggio che ospita delle splendide spiagge! Qui abbiamo solo l’imbarazzo della scelta;
noi ad esempio avevamo trascorso, la mattinata a “Petite Anse” e il pomeriggio a “Grande Anse”, sono entrambe spettacolari!

Lì nei paraggi poi si trovano anche Anse Noire e Anse Dufour.
Se siete amanti della vita da spiaggia vi consiglio il mio articolo a riguardo Le spiagge più belle della Martinica.
Cosa vedere in questa zona della Martinica a parte le spiagge?
Rientrando da questa giornata di relax noi ci siamo fermati ad ammirare il memoriale Cap 110 (a soli 20 minuti da “les Anses d’Arlet”), monumento in onore degli schiavi che in quel punto perirono a causa di un naufragio;

da questo promontorio è possibile ammirare la roccia del Diamante “Rocher du Diamant”.
Questo isolotto roccioso disabitato a 3 km dalla costa, prende il suo nome dai riflessi che irradia a certe ore del giorno, che richiamano proprio ad un diamante, si dice tra l’altro che su di esso vivano specie credutesi estinte!

3° GIORNO
Cosa vedere al centro della Martinica:
Habitation Belfort e Fort de France
Mattina: Habitation Belfort
La mattinata parte con la visita guidata in trenino all’”Habitation Belfort” di Le Lamentin, un tour davvero interessate alla scoperta della coltivazione ed industrializzazione delle banane, con al termine della visita una piacevole degustazione di loro prodotti tipici, tutti a base di banana ovviamente!

Qui il link, è necessaria la prenotazione per il tour sotto la voce “le petit train”: https://www.visitebelfort.com/
Pomeriggio: Fort de France
Abbiamo poi proseguito la giornata con una visita alla capitale Fort de France, che si trova a soli 20 minuti di auto da Le Lamentin;

qui da non perdere:
il grande Mercato coperto, per rimanere affascinati dai colori e profumi della frutta esotica e delle spezie (Grand Marché Couvert, Rue Blenac, Fort-de-France, Martinique , Lun – Sab 6am – 3pm), la cattedrale “Saint Louis”, Il parco principale di “la Savane”, la biblioteca Schoelcher.
Per oggi fine della giornata! Si rientra a Saint-Luce per una romantica cenetta fronte mare in uno dei suoi pittoreschi ristorantini.
4° GIORNO
Cosa vedere a nord della Martinica:
Distillerie Neisson e Saint-Pierre
Torniamo a Nord dell’isola; prima tappa la Distilleria Neisson (Distillerie Neisson, 97221 Carbet, Tel : 05 96 78 03 70); questa distilleria è una delle ultime rimasta a gestione famigliare sull’isola, produttrice di uno dei migliori rhum bianchi agricoli al mondo. https://neisson.fr/fr

Abbiamo poi proseguito fermandoci su una splendida spiaggia di sabbia nera selvaggia a Le Prêcheur, “Anse Couleuvre”, nel bel mezzo della foresta tropicale, e qui abbiamo fatto una bella sosta pic-nic.

In seguito abbiamo previsto una breve tappa fuori dall’Habitation Céron, dove è possibile ammirare un albero secolare davvero maestoso, tra l’altro premiato “albero più bello di Francia” nel 2016.
L’Habitation Céron ospita uno splendido parco ed un ristorante, trovate qui i dettagli riguardanti l’entrata e gli orari https://habitationceron.fr/.

Nel pomeriggio abbiamo raggiunto Saint-Pierre, l’antica capitale distrutta dall’eruzione vulcanica nel 1902 ed in seguito ricostruita. Qui avete due possibilità: se conoscete bene la lingua francese, vi consiglio di prenotarvi la visita guidata con il trenino, vi illustrerà tutta la storia della città nei minimi dettagli ed è molto interessante, vi lascio qui il link al sito per le info: https://www.martinique.org/node/4145/LOIMAR972V5006N7/detail/saint-pierre/le-petit-train-de-saint-pierre-cyparis-express; se invece non ve la cavate col francese vi consiglio o di andare soli in avanscoperta armati di guide sulla città, oppure di farvi accompagnare da una guida del posto.

Infine, prima di rientrare, siamo andati in auto al punto panoramico ai piedi della Montagne Pelée, il vulcano dell’isola.
In auto basta puntare “parking de l’Aileron” (seguendo le indicazioni “Auberge de la Montagne Pelée”) e proseguire fino al punto panoramico; qui vi ritroverete ai piedi del vulcano ed avrete una vista mozzafiato sul resto dell’isola.
Per i più sportivi di voi, questo è il punto di partenza per le escursioni sul vulcano.
5° GIORNO
Relax nelle spiagge del sud
Oggi altra giornata all’insegna del relax alla scoperta delle spiagge a sud dell’isola!
Partiti in direzione Anse Michel, abbiamo lasciate l’auto al parcheggio nei pressi dell’Anse Michel / Cap Chevalier, e raggiunto questa splendida spiaggia;
per informazione, da qui passa il percorso “ la Trace des Caps” lungo in totale 28 km, con partenza da Petit Macabou ed arrivo ad Anse Caritan, se amate le passeggiate potrebbe interessarvi.

Nel pomeriggio ci siamo trasferiti a l’ Anse des Salines a soli 20 min di auto, una vera spiaggia da cartolina, con le tipiche palme da cocco a far da cornice!
Cosa vedere in questa zona della Martinica?
Se lo desiderate qui potrete fare una breve escursione alla Savana delle Pietrificazioni, si tratta di una parte del percorso di cui vi parlavo sopra “la Trace des Caps”, dove è possibile ammirare paesaggi quasi lunari, desertici; un tempo vi erano anche dei resti geologici fossilizzati, attualmente purtroppo spariti a causa dei saccheggi; si tratta della parte più antica dell’isola.

Suggerimento: qui andateci giù pesante con il repellente per le zanzare, in questa zona ce ne sono davvero molte.
6° GIORNO
Cosa vedere nell’entroterra della Martinica:
Jardin de Balata e Distilleria Depaz
La giornata parte con la visita al giardino botanico “Jardin de Balata” per immergersi nella splendida vegetazione tropicale dell’isola; esso si trova a soli 20 minuti di auto dal centro di Fort de France. Anche per questo vi lascio il link: https://www.jardindebalata.fr/;

Da qui partiamo direzione Distillerie Depaz; vi consiglio di fare la strada costiera, un po’ più lunga (1 h ca), ma dagli splendidi paesaggi. Così facendo, avrete inoltre la possibilità di fare tappa alla spiaggia di Le Carbet, di fondamentale importanza storica, essendo stato il luogo di sbarco del famoso navigatore Cristoforo Colombo durante il suo ultimo viaggio nel 1502 ed essendo stata il punto di partenza della colonizzazione ad opera di Belain d’Esnambuc nel 1635.

Ultima tappa della giornata la visita alla Distilleria Depaz, davvero molto interessante, visitabile anche l’annessa habitation, qui vi lascio il link per i dettagli https://www.depaz.fr/;
7° GIORNO
Visita alla Maison de la Canne e Saint-Luce
In mattinata abbiamo visitato il museo “Maison de la Canne”, un balzo nel passato dell’isola legato alla schiavitù nelle piantagioni di canna da zucchero; se siete amanti della storia una visita da non perdere.

Trovate qualche dettaglio in più nel mio articolo Cosa fare in Martinica: 5 imperdibili esperienze.
Invece il pomeriggio ci siamo goduti la splendida spiaggia vicino al nostro appartamento di Saint-Luce, un piccolo paradiso terrestre!

THE END!
Insomma il nostro è stato un itinerario bello carico come avrete potuto notare, ma noi siamo fatti così, troppo relax ci stanca subito, preferiamo essere sempre in continuo movimento!
Spero che questo articolo vi possa tornare utile in vista di un vostro viaggio in Martinica, e non vedo l’ora di leggere i vostri feedback nei commenti 🙂
4 Comments
Valeria
Agosto 30, 2021Molto interessante questo itinerario che fa comprendere che la Martinica non è solo spiagge… Stavo cercando info per un viaggio e mi ha fatto voglia di andarci.
Noemi
Settembre 20, 2021Grazie mille Valeria, sono davvero contenta che abbia sortito questo effetto! E spero che presto questo paradiso ritorni raggiungibile senza troppe restrizioni. 🙂
sara
Gennaio 9, 2024Molto interessante e completo! Grazie!
Noemi
Gennaio 9, 2024Grazie infinite Sara!